giovedì 4 ottobre 2007

La festa del lichene

Il mio soggiorno a Hin con Veena Tavik, sembrava dovesse portare solo frustazione.
Non abbiamo più tanto tempo a nostra disposizione il processo sarà tra poche settimane, e ancora non abbiamo in mano nessuna prova che mi possa scagionare. Il che comporterebbe una condanna, un periodo in un gelido carcere in pizzo a una montagna e una multa salatissima che mi farebbe precipitare nella condizione di nulla tenente apolide.
Qualche giorno fa è anche iniziata una festa della tradizione locale e tutte le grotte e i cunicoli della città si sono riempite di gente e di mercanti. Moltissimi i chioschi per la vendita dei licheni alla spezia: una vera e propria preibatezza (secondo il gusto zeldano). Legnoso licheni spalmati di una sostanza oleoza una bacca di una pianta che cresce lungo le rive dei grandi fiume a valle, nelle poche aree pianeggianti del pianeta.
E' una festa particolare per gli zeldani, l'unico periodo dell'anno in cui queste creature granitiche nello spirito si lasciano andare agli eccessi. Non è raro trovare gente fare sesso per le strade della città o in qualche tunnel di servizio; ma anche gente ubriaca scorrazzare liberamente importunando chicchesia, fino a diventare violenti e a scatenare risse e tafferugli.
Per tale ragione e per non attirare troppo l'attenzione su di lei, Veena mi ha imposto di rimanere nella disadorna stanza di un rifugio in periferia.
Sono così iniziate le indagini del mio sceriffo: la vedevo uscire la mattina poco prima dello zenith del sole per poi sentirla ritornare al rifugio in tarda notte. Potete immaginare la mia sorpresa quando la scorsa notte è entrata come un ciclone nellamia stanza sveglliandomi di soprassalto. La mia noia e la mia frustrazione mi hanno portato a rimbrottare sgarbatamente lo sceriffo Tavik, ma il suo volto non ha fatto una piega, si è solo limitata a dirmi:
"Preparati, dobbiamo partire"
Porgendomi un oggetto racchiuso in un panno.
Le lacrime hanno cominciato a solcarmi il viso quando tra le mie mani mi sono ritrovato il diadema regalatomi da Gahl

lunedì 13 agosto 2007

L'incidente

Sono stati giorni abbastanza concitati e tra tutte le cose capitate devo anche ammettere che la mia ammirazione e fiducia nei confronti di Veena Tavik sta crescendo considerevolmente.
Abbiamo lasciato la città di Lakta, purtroppo le autostrade non vanno più a nord di Lakta quindi abbiamo dovuto prendere uno dei caratteristici mezzi zeldani. Come ho già scritto la tecnologia zeldana non è molto avanzata e questi mezzi di trasporto sono una sorta di dirigibili molto più agevoli da manovrare tra le vette del nord, i loro campi magnetici, e le correnti improvvise. Sono dei mezzi molto pittoreschi e abbastanza spartani in cui la parola "riscaldamento ambientale" non ha un grande significato a quanto pare.
Siamo quindi giunti nel piccolo villaggio di Hin, nella impervia regione di Pashk'otin, un postaccio secondo i miei parametri, freddo, ghiacci perenni, raffiche di vento e poco cibo.
Tuttavia in questa regione sono presenti numerose grotte naturali dove crescono preziosi e rari funghi e numerose varietà di licheni e muschio, fondamentali per l'economia del pianeta.
Il motivo della nostra visita in questa landa desolata era la ricerca di una piccola nave di trasporto la "Kahhracallh", in quanto dai tracciati risulta aver incrociato la capsula di salvataggio della mia nave, dai tracciati è anche stato evidenziato un picco di energia abbastanza insolito. Veena Tavik ipotizza che ci sia stata una qualche forma di trasbordo, e lo penso anche io, non sarebbe poi così complicato.
Purtroppo la sfortuna ha messo ancora ilo suo zampino, la nave a quanto pare si è schiantata solo qualche giorno fa durante la fase di atterraggio. Il fatto ha insospettito non poco lo sceriffo al mio seguito, e infatti ci siamo recati nella zona del disastro (inutile dire che non ci sono stati sopravvissuti).


Apparentemente non è stato rilevato nulla di anomalo ma Veena ha compiuto una ricerca ad ampio spettro, alla ricerca di particolari molecole simili a quelle rilevate sulla mia Rehdan. Sono state trovate delle tracce dello stesso esplosivo! A quel punto lo sceriffo Tavik ha finalmente abbattuto quel muro di diffidenza che ci separava, dicendomi chiaramente che credeva nella mia innocenza, ma che non sarebbe stato facile dimostrare la non colpevolezza. La cosa mi ha reso felice, sono contento che Veena finalmente sia dalla mia parte al 100% e non mi importase ci sarà da lavorare tanto o attraversare tutto il pianeta in cerca di qualche spettro malefico.

lunedì 30 luglio 2007

Il vento del nord

Il gelido vento del nord sembrava volesse entrarmi nelle ossa. E' strano come riesca ad insinuarsi tra le fenditure della roccia, fino ad entrare in città raggiungendo anche i vicoli più sperduti.
Stavo passeggiando in compagnia del vento e dei miei pensieri, sembra che tutto si stia mettendo male. Siamo andati al centro di controllo traffico del sistema e come ormai succede da qualche giorno le notizie non sono affatto incoraggianti.
Cercherò di riassumere prima che il mio brodo di tlish si raffreddi. Ho letto il tracciato della Rehdan, che effittivamente è entrata a velocità ultra luce nel sistema, poi dopo l'arresto completo dei motori è stata sganciata una capsula che ha compiuto un breve tragitto verso il pianeta Zelda II incenerendosi poi al contatto con l'atmosfera.
Lo sceriffo Tavik sta rintracciando una piccola nave cargo diretta nel continente nord che si trovava abbastanza vicina alla rotta della capsula. E' una speranza.
Mentre lei sta compiendo le sue ricerche nei database zeldani io ho preferito fare un giro per la città, e rifugiarmi in una locanda per sfuggire al vento penetrante di oggi. Ho scritto anche a Tilia, no so quando riceverà la mia lettera le ho spiegato un po' la situazione, alla luce anche delle ultime scoperte e dei rilevamenti dell'accusa dulla Rehdan. So che non possso contare che non su me stesso ma mi farebbe comodo un po' di conforto.
Intanto il vento ha ricominciato a soffiare e sbatte contro le persiane di legno della locanda, è come se volesse dirmi qualcosa, entrarmi dentro e rivelarmi i suoi segreti.
Ci sono così tante cose poco chiare i questa vicenda.

Mal di pancia


Non abbiamo ancora combinato nulla. E' passato quasi un intero giorno Zeldano da quando siamo arrivati a Lakta, ma ancora non siamo riusciti ad avere indormazioni utili. Spero solo che al centro di controllo siano un po' più efficenti di quanto non lo siano i funzionaru giudiziari della città.
C'è l'obbligo di presentarsi, e lo sceriffo ha il diritto/dovere di aggiornare ed essere aggiornato sulle indagini. Ancora non ci sonop notizie, il mio accusatore ha fatto compiere dei rilievi più accurati sulla Rehdan, la mia nave. Tuttavia i risultati saranno pronti solo domani, il che comporta una ulteriore visita all'ufficio giudiziario di Lakta, uno dei luogi più caotichi che abbia mai visto.
Con lo sceriffo Tavik le cose non procedono affatto, rimane spesso trincerata dietro un silenzio mascherato da professionalità. Di sicuro è una tipa tosta, che sa il fatto suo sul lavoro, riesce sempre a mantenere una certa calma imperturbabile. A volte vedo i suoi occhi che si fissano, come se la sua mente fosse altrove. E in quei momenti mi chiedo se stia pensando ai fatti suoi o al mio caso, io sono quasi convinto che mi consideri colpevole.
Questa sera siamo andati a cena assieme, lo considero come un atto di gentilezza, visto e considerato l'ambiente. Lakta è comunque una città stupenda, scavata nella roccia di una catena montuosa antichissima, a metà strada tra modernità e passato. E' un vero peccato non godersi a fondo l'ambiente. Si anche perchè la cucina non è godibile per me. Non so bene cosa è stato, ma il mio stomaco è molto loquace stasera.
Tutta quella carne e quelle spezie, forse sono all'ergico a qualcuna di quelle bacche che usano per quella salsa che spalmano sul filetto di bakk.
Io chiedo pietà e un po' di riposo!!! e naturalmente un po' di giustizia.

giovedì 26 luglio 2007

Veena Tavik

Sono in viaggio con il mio sceriffo verso la città di Lakta, e lo schizzo che vedete qui a fianco oltre che essere il frutto della mia noia, nonchè il ritratto di Veena Tavik. Per ora preferisco chimarla per nome e cognome, abbiamo pur sempre un rapporto formale e nemmeno troppo amichevole.
Non ho ancora ben capito se crede nella mia innocenza o se lo fa solo per scrupolo professionale. Sta di fatto che tutti gli zeldani che ho conosciuto nella mia vita si sono dimostrati abbastanza freddi e schivi. Lo sceririffo tavik non fa eccezione se non per il fatto che nei suoi occhi leggo una grande dolcezza.
Siamo a bordo del suo mezzo di trasporto, qui su Zelda la tecnoologia appare un po' arretrata rispetto a quella degli standard dell'unione, nemmeno paragonabile a quella beta acquariana.
La città di Lakta non è molto distante dalla capitale dove ho trascorso gli ultimi giorni; è situata più a nord nella regione delle vette, un luogo estremo!
Per raggiungere Lakta stiamo percorrendo la principale autostrada sotterranea del pianeta: una grande opera di ingegneria! Impressionante quanto claustrofobica , ho ancora fresca in menta la mia esperienza nel sottomarino di Tilia.
A Lakta cominceremo le nostre investigazioni, Lo sceriffo Tavik mi ha fatto capire che la mia situazione è molto delicata, l'accusa sostiene che io abba autosabotato la mia nave per permettere lo scambio di esplosivo sperando di non venire scoperto, una teoria abbastanza strana e poco arguta...ma siamo su Zelda.
Resti della mia capsula sono stati trovati in una regione del nord e a Lakta c'è il centro di controllo per i trasporti all'interno del sistema Zeldano, dove ogni singolo oggetto più grande di una mela namuriana viene monitorato accuratamente (ringraziando il cielo l'Unione ha delle regole ben precise in questi ambiti). Lo sceriffo spera di trovare qualche elemento che possa essere di nostro aiuto.
Altra bella notizia: non esiste nessun Teelo Yok'n vivente su tutta Zelda e in tutta l'Unione.
Mi chiedo come ho potuto farmi buggerare in questo modo!
Maledetto!
Mi chiedo se riuscirò mai a riavere il diadema acquariano donatomi da Gahll, Veena Tavik ha fatto una specie di smorfia quando le ho accennato la cosa.

mercoledì 25 luglio 2007

Lo sceriffo

Le cose non si stanno mettendo bene, anche se un po' di speranza mi permette di continuare a scrivere questi miei diari.
Ho avuto la mia udienza con la corte di giustizia di Dinxiang, a mio carico ci sono le accuse di pirateria e terrorismo!
Pirateria in quanto sono entrato (non io ma quel maledetto di Teelo Yok'n) nel sistema solare di Zelda a velocità ultraluce e terrorismo in quanto sono state trovate tracce di esplosivo all'interno della mia nave.
Ebbene, le cose sembravano mettersi male per me in quanto i miei accusatori hanno potuto fornire delle prove concrete al giudice. Ed effettivamente le cose stanno davvero così ( a parte per il fatto che non sapevo dell'esplosivo), l'unico problema è che non sono stato io a commettere questi reati.
Tuttavia il sistema giuridico zeldano è abbastanza particolare e molto probabilmente derivante da antiche tradizioni tribali. Ogni accusato ha a sua disposizione un avvocato che qui viene chiamato sceriffo, in quanto è facoltà dell'imputato di difendersi non solo tramite le raffinatezze del foro, ma investigando insieme al proprio sceriffo per fare luce sul reato, fino ad acciuffare il vero colpevole.
Naturalmente la libertà di azione dello sceriffo e dell'imputato sono stabilite dal giudice in base alle prove presentate.
Fortunatamente il mio sceriffo Veena Tavik è stata in grado di portare a mio favore delle prove che hanno insinuato un ragionevole dubbio nel giudice. La capsula di salvataggio mancava e ciò denotava la presenza di un'altro passeggero a bordo, questa come anche altre evidenze mi permetteranno di essere in libertà, sotto la custodia del mio sceriffo.
Burocrazia.
Adesso sto aspettando di essere rilasciato e di discutere con lei. Questa Veena Tavik sembra un tipo tosto, speriamo in bene, vorrei solo riuscire ad avere copia delle prove a mio carico e po dormire per una giornata intera!
E' una bella giornata fuori nella città , ma sento assensarsi sopra di noi nuvole di pioggia.



martedì 24 luglio 2007

Zelda...


Era da poco passata l'alba quando sono arrivato su Zelda, per la precisione nella capitale amministrativa di Dinxyank.
Purtroppo non si tratta di un viaggio di piacere e di guai ne fin sopra i capelli!
Sono stato scortato dalla Polizia in uno dei loro tribunali e ora sono in attesa che qualcuno mi dica qualcosa.
La preoccupazione e la stanchezza hanno preso il posto della rabbia. Penso che passerò dei guai per quanto è successo e spero che i dati che ho scaricato nel mio analizzatore portatile possano essere utile. Non è la prima volta in vita mia che metto piede su questo pianeta, ma all'epoca ero piccolo e con una coppia di genitori adottivi molto apprensivo.
La cultura zeldana è molto particolare sono un popolo fiero e combattivo, con una storia difficile fatta di povertà e stenti. Il clima è torrido all'equatore nelle vallate (come quella dove ci troviamo ora) e gelido nelle città delle montagne.
In particolare mi preoccupa il sistema giudiziario di questo mondo. L'unica mia consolazione è che Zelda fa parte dell'Unione ed è un mondo allineato.
Vorrei tanto poter contattare Tilia, ma cosa potrebbe fare?
Rimango in attesa, di sicuro mi staranno osservando e intercettando questa mia comunicazione con il sistema operativo della Rehdan.

Ho raccolto qualche breve informazione su Zelda e la sua storia, spero che possa essermi di qualche aiuto:

ZELDA
Il Zelda si trova in un sistema solare in cui il pianeta principale è l'unico abitabile.
La geologia del pianeta caretterizza fortemente l'aspetto del pianeta che appare prevalentemente montagnoso con vette molto elevate oltre i 9500 metri. Strette valli si alternano a elevate e impervie catene montuose, poche sono le zone pianeggianti e collinose e anche i mari seppur molto estesi terminano spesso con fiordi molti profondi.
Il popolo zeldano è stato per molti secoli ha vissuto fortemente diviso in piccole città stato, spesso isolati hanno sviluppato usi e costumi molto diversi, proverbiale è il numero di lingue parlate sul pianeta.
Il passato di questo popolo è costellato di numerose guerre , lunghe e sanguinose, fino all'avvento di un imperatore illuminato che ha portato all'unificazione del pianeta e alla conversione alla religione Shin tzau.
Il governo di Zelda è quindi una sorta di confederazione di diversi stati che eleggono un proprio rappresentante che per un breve periodo che siede nel seggio di Zelda dell'unione. Zelda è infatto uno dei memri fondatori dell'Unione dei 4.
Il popolo Zeldano è un popolo povero, costretto a vivere adattandosi alle difficoltà del clima rigido e delle scarse risolrse. Molte città del continente nord del pianeta sono costruite all'interno della roccia delle montagne così come le vie di comunicazione che corrono sotterranee per moltissimi chilometri.
La forza è uno dei valori fondamentali della cultura zeldana, forza fisica ma anche mentale, disciplina ferrea che ha permesso loro di incanalare la violenza per trasormarla in forza. Per questo motivo gli zeldani sono tra i più valorosi generali della flotta dell'unione.

giovedì 19 luglio 2007

Grosso guaio a ZeldaII

Si davvero grossi guai!
La nave è ridotta male ancora non sono riuscito a riparare tutti i sistemi la navigazione è fuori uso, anche la propulsione e altri sistemi minori, come quello di cattura e proiezione immagini.
I sensori a corto raggio sono ok e sto raccogliendo dati su quel criminale, ma è stato molto furbo e non ha lasciato molte tracce.
Al momento sono in un bel pasticcio.
Dopo poche ore dal mio ultimo messaggio scritto su questo blog siamo stati abbordati da una nave della polizia Zeldana (avrei preferito la flotta dell'unione), hanno subito liberato i miei passeggeri che sbraitando e con delle espressioni davvero molto spaventose hanno minacciato di farmi causa.
Hanno po effettualto delle scansioni molto dettagliate e i rilevamenti del caso.
Ebbene dopo la loro visita sono stato accusato di un mucchio di bei reati tra i quali terrorismo, detenzione di sostanze esplosive proibite e pirateria.
Mi stanno trascinando su Zelda II il pianeta principale del sistema , lì dovrò trovarmi un avvocato e un meccanico.
Sono davvero demoralizzato. tutto sembra andare storto.

sabato 14 luglio 2007

Sabotaggio

Accidenti!
Per non dire di peggio!
Mi accorgo solo ora che econdo la datazione terrestre sono passati mesi dal mio ultimo intervento, ma in realtà per me è passato poco più di un giorno.
Devo aggiornare brevemente questo diario.
E' successo tutto qualche ora fa, il pilota automatico era inserito e ci apprestavamo ad entrare nel sistema di Zelda, io stavo dormendo.
L'allarme è scattato, qualcuno aveva cercato di entrare nel sistema di navigazione, riuscendoci perfettamente e bloccando le serrature degli alloggi.
Ho notato che la nave è entrata in velocità ultraluce e poi dopo circa 5 minuti la Rehdan si è fermata e una delle capsule di salvataggio è stata sganciata.
dopo circa 15 minuti sono riuscito a forzare i servocomadi della mia cabina e ho ripreso il controllo della nave. I sistemi erano in avaria, comunicazioni, motori, sensori, difese e armamenti tutti fuori uso nonchè i sistemi oolobiani che mi permettono di comunicare con questa vostra realtà.
La situazione era abbastanza chiara Teelo Yok'n era l'autore del sabotaggio, e al momento aveva abbandonato la nave. Gli altri miei passeggeri terrorizzati! E anche inbufaliti!
Ma i problemi non sono finiti qui!
Teelo ha usato la velocità ultraluce all'interno di un sistema solare abitato, contravvenendo a una delle più severe norme in vigore nell'Unione.
Come se non bastasse il diadema regalatomi Gahl è sparito.
Non mi piaceva quel tipo e avevo ragione.
al momento stiamo aspettando la Polizia o qualche nave della flotta che venga a soccorrerci o a multarci...spero di riuscire a riparare il prima possibile tutti i sistemi e spero anche che le comunicazioni con questa vostra realtà non risultino così altalenanti.


venerdì 13 aprile 2007

In navigazione


Devo ammetterlo sono un po' annoiato.
Ben presto arriveremo nel sistema Zeldano ma purtroppo ho dovuto modificare leggermente la rotta, mi era arrivata una comunicazione ufficiale dalla flotta...non ho ben capito, ma ci deve essere in ballo qualcosa, forse un dispiegamento di forse intorno al distema di Beta Acquarius.
Vorrei collegarmi a qualche ologiornale ma non voglio tediare i miei ospiti a bordo.
Per cercare di creare un po' di atmosfera ogni giorno propongo loro un olomovie, sono anche riuscito a scaricare e convertire certi vostri film terrestri. Tutto grazie alla tecnologia oolobiana, che tengo gelosamente nascosta e camuffata, poi magari in futuro vi spiegherò.
Dicevo che ho scaricato dei film della serie Star Trek, non sono piaciuti molto, io li trovo geniali, anche se molto ingenui a tratti.
Per rompere un po' la noia mi sono messo a disegnare un po' ho fatto un disegno di un tipico zeldano, almeno anche voi potrete vedere con chi sto avendo a che fare.
Gente ruvida gli zeldani!

domenica 8 aprile 2007

Lettera di Tilia Difte

Ho ricevuto una bella lettera da Tilia:

Caro Porxi (so che odi le abbreviazioni del nome),
Come stai?
Immagino che ormai avrai già lasciato il mio pianeta natale. Spero tanto che tu ti sia divertito quanto me durante la nostra vacanza, certo credo che tu debba affinare un poco le tue doti di ballerino e se me lo permetti anche di seduttore, Gahll si aspettava forse un invito a cena.
Scusami, sto scherzando so che avete stretto una bella amicizia. Mi domando dove tu sia diretto al momento... Qui a bordo della Viligius è il solito tram tram, poi lo sai meglio di me quanto sia noioso riprendere dopo un lungo periodo di vacanza, per giunta una collega di mio pari grado, appena sono ritornata è anche lei partita per una licenza, quindi mi tocca prestare servizio anche nel laboratorio scientifico della nave.
Non è proprio il mio campo di azione.
Il nostro primo ufficiale è anche l'ufficiale scientifico capo e credo di non starli troppo simpatica. E' un tipo così serio e ascetico, sai il tipico arboreano!!! Ah che vitaccia, però ho messo gli occhi su un nuovo membro dell''equipaggio della sezione sicurezza- tattica, ti farò sapere più avanti se ci saranno degli sviluppi, so che stai pensando che sono troppo frivola....e forse hai ragione, ma cosa ci posso fare? La mia è una reazione agli anni austeri della mia educazione come rampolla della prestigiosa Dinastia dei Difte. Ti avevo forse già descritto la faccia dei miei quando sono tornata a casa con la divisa dei cadetti della flotta.
Sto pensando di cambiare colore di capelli, magari mi faccio delle meches, il nostro parrucchiere di bordo è un alcestiano molto simpatico.
Che noia Porxi, che noia! Senti la prossima volta che ho una licenza dobbiamo organizzare qualcosa assieme, mi sono troppo divertita con te.
Pensa che adesso siamo nel pressi della nebulosa Serxios nel sistema Avosiano dobbiamo fare una interessantissima mappatura, indovina a chi toccherà il grosso del lavoro? Vabbè è un lavoro di ripiego in attesa di una missione diplomatica che vedrà le mie abilità di linguiste messe alla prova. Vado a riposarmi Porxi, ma ci sentiremo presto, non ti libererai presto di me!
Un bacio Tilia

P.S. Ti mando una foto della nebulosa vedi un po' tu :-)

giovedì 5 aprile 2007

Bye Bye

Ci stiamo pian piano allontanando dal Beta Acquarius e guardare indietro da uno degli oblò mette un po' di nostalgia ma anche di apprensione addosso.
Sono molto preoccupato per la situazione politica che si prospetta in quel mondo. Non sono Beta Acquariano, ma è sempre stato un popolo pacifico e nei mondi pacifici è più facile fare affari.
sono un po' troppo ossessionato dalla mia situazione economica in questo periodo, mi trovo a scrivere parole che non mi appartengono.
I miei passeggeri si sono ben alloggiati nelle loro cabine, non si trovano certo a bordo di una grande nave da crociera ma la Rhedan è maneggevole e sicura.
E poi si tratta di gente modesta quella che ho imbarcato: i cognugi Xint'aan e Teelo Yok'n.
I signori Xint'aan sono molto riservati e anche un po' chiusi... gente di montagna; sorridono sempre quando li incontro in corridio o nelle sala pranzo.
L' altro mio passeggero tale Teelo Yok'n, ha invece uno sguardo freddo e truce, ma sembra essere molto cortese e curioso quando ci si parla assieme. A pelle non mi piace particolarmente, ma alla fine si tratta solo di portarli a casa loro, non sarà nemmeno un viaggio lunghissimo.
Speriamo solo non ci siano degli intoppi.

martedì 3 aprile 2007

Il diadema

Alla fine sono ritornato sulla mi adorata Rhedan, e quindi di nuovo a Tillillan.
ho preso contatto con la coppia di zeldani che hanno affittato la mia nave per un trasporto, sono i cogniugi Xint'aan, una coppia tranquilla.
Al mio arrivo ho anche trovato una piacevolissima sorpresa: un pacco da parte di Gahll.
Che dolce che è stata, mi mandato un bell'olomessaggio (lo terrò custodito gelosamente) e insieme al messaggio un bellissimo diadema di corallo acquariano dalla foggia tradizionale. E' verde acqua ed è un oggetto tipico della cultura acquariana, le donne nubili usano indossarlo durante le feste principali del loro popolo. E' un regalo davvero prezioso e questo forse mi fa pensare che Gahll stia pensando di lasciare il suo pianeta per non farvi più ritorno, e sicuramente la flotta dell'Unione non ha nei suoi protocolli i diademi acquariani tra gli equipaggiamenti ufficiali.
Sono stato contattato anche da un altro tizio anch' egli zeldano, un tizio molto ruvido, tipico di quella razza.
Domani si parte, purtroppo non posso permettermi l'affitto del porto ancora per molto, ho giusto il tempo per la manutenzione, i controlli tecnici e gli approvvigionamenti (devo decidermi a comprarmi un drone per queste cose), e... anche per un olomessaggio di ringgraziamento a Gahll

lunedì 2 aprile 2007

Il momento degli addii

Non avrei mai pensato una volta atterato su questo pianeta di affezionarmici così tanto.
Ma ora che sto per partire me ne rendo pienamente conto. L'incontro con Tilia Difte è stato un colpo di fortuna, una di quelle casualità cosmiche di cui parlano sempre gli Arboreani, in lei ho trovato una cara amica, ed è incredibile come si sia entrati subito in sintonia. Parlo di amicizia e me ne stupisco, Tilia è una donna bellissima, sensuale e affascinante, intelligente, brillante e divertente, eppure tra noi non è scattato nulla, se non un grande rispetto.
Tilia è già partita, la sua nave l'ha ripresa a bordo questa mattina prestissimo e a quest'ora sarà già lontana dal sistema di Beta Acquarius.
Mi è molto spiaciuto salutare anche Gahll, è una persona fantastica, dolcissima e interessantissima, i giorni a Bulobab sono stati indimenticabli anche grazie a lei.
Credo di aver capito però che la vita sottomarina non fa proprio per me, le giornate bloccati nel piccolo sottomarina di tilia sono stati atroci, peggio di una tortura Hagarosthiana.
Ma il mio viaggio deve continuare e i crediti sul mio conto devono aumentare un po' prima di un'altra vacanza.
In questo momento mi trovo a Villi una picccola città sul livello del mare, più un porto di passaggio, da qui prendero un trasporto che mi riporterà a Tillillan dove riprenderò possesso della Rhedan.
Giorni fa ho messo un annucio sulla net beta acquariana, offrivo un trasporto qui nel settore a per una cifra molto abbordabile (come dicevo ho bisogno di crediti, e sulla redan ci sono due alloggi liberi), sono stato contattato da una coppia di Zeldani che intendono ritornare su Zelda VI.
Quindi la mia prossima meta è stata prestabilita, spero di trovare altri passeggeri per questo pianeta dell'Unione il mio conto ne sarebbe felice!!
Lascio una foto di una veduta di Ville, si lo so non è nulla di troppo affascinante....

sabato 31 marzo 2007

Gahll

Il mio soggiorno a Bulobab si è rivelato molto interessante e divertente, anche se ormai è quasi al termine. Questa è la capitale del mondo sottomarino, e ci vive moltissima gente, e tutto sembra incredibile: l'architettura, la particolare tecnologia che regola queste città, e la gente cordiale, ospitale e gioiosa. Mi piacciono gli acquariani.
Tilia possiede un piccolo appartamento, qui lo chiamano "bolla", in periferia proprio aggrappato a una roccia ricoperta di una sorta di animale, quasi un anemone, dai bellissimi colori.
Qui per risparmiare la luce è data da sei funghi che producono una forte fosforescenza, Tilia trova tutto ciò molto romantico.
Il giorno dopo il nostro arrivo una amica di vecchia data di Tilia è venuta a trovarci, è una giovane acquariana di circa 5 anni più giovane della mia amica betana. Si chiama Gahll e i suoi occhi sono color smeraldo, profondissimi, è la figlia di una domestica che da anni lavora per la famiglia Difte. Si può a pieno titolo dire che le due siano cresciute assieme, ho passato giorni a sentire i loro ricordi di giochi, marachelle e avventure di ogni tipo.
E' bello il rapporto che hanno queste due ragazze che rappresentano l'unione di un popolo, unioni che sono frequenti su questo pianeta ma che ora dopo i fatti di sangue delle ultime settimane richiano di andare in frantumi. Sono solo voci ma il governo ha intenzione di ristabilire le dogane tra le città marine e quelle di superficie, e anche quelle che qualcuno ha già etichettato come leggi razziali.
I nostri giorni tuttavia sono ancora spensierati. Adoro Gahll, sembra così curiosa e intelligente, ha confidato a Tilia e anche a me che presto partirà per arruolarsi nella flotta dell'unione, la sua domanda è già stata accettata e senza che Tilia ne sapesse nulla.
Passerà il primo anno su Juno per l'addestramento di base, poi verrà assegnata a una destinazione provvisoria per il praticantato e poi ci sarà un altro anno sempre su Juno.
Sembra che voglia seguire le orme della sua amica, un modello, anche se Gahll ha affermato che vorrebbe diventare un ufficiale medico, all'università di Bulobab si è laureata col massimo dei voli in medicina e xenobiologia.
Ora devo proprio andare, sarà la mia ultima giornata in questa città magica, andremo tutti quanti a cena in un delizioso ristorantino non lontano dalla nostra bolla e poi in una delle bolleciviche per una festa rituale danzante...farò meglio a portarmi una muta!.
Sono riuscito anche a fare un grosso affare aggiudicandomi per pochi crediti questo quadro abbastanza antico e che raffigura una antica città acquariana sotterranea.

martedì 20 marzo 2007

Acquariani

Alla fine i soccorsi sono arrivati e sono stati in grado di risolvere il problema al mezzo di Tilia in breve tempo.
Mi spiace aver avuto i nervi tesi in questi momenti, Tilia forse ne ha fatto un po' le spese. Quando sto in questi stati mi metto a disegnare, si non l'avevo ancora detto ma da piccolo un artista mi diede delle lezioni in cambio di un passaggio sulla nave dei miei genitori. Ho tentato di fare uno schizzo di un Acquariano, in attesa di raggiungere la città di Bulobab, so di non essere molto bravo ma da un po' una idea di questa razza autoctona di questo pianeta.
Tilia mi ha detto di avere un'amica in questa città, la figlia di una cameriera con cui fin da piccola ha stretto una leale amicizia.
Ciò che mi ha preoccupa adesso, dopo il guasto al sottomarino, è l'atteggiamento che ho constatato nei meccanici nei confronti dell'altra razza. Dopo gli ultimi attentati qualcosa si deve essere spezzato. Quando quegli uomini semplici hanno saputo la destinazione del nostro viaggio, hanno iniziato a lanciare improperi nei confronti degli Acquariani e ad avanzare ipotesi di un loro isolazionismo. E' strano ma ì come se le bombe degli ultimi giorni abbiano portato a galla un odio che fermentava nelle profondità marine di questo mondo.
Per il momento godiamoci il panorama:


Problemi tecnici

E' molto che non aggiorno il mio diario personale, e che non do notizia delle mie giornate sul pianeta Beta Acquarius. Ci sono stati diversi problemi e diversi eventi tragici in questi giorni.
E' stato difficile comunicare con il computer della Rhedan a causa di un nuovo attentato terroristico avvenuto nel porto di Tillillan, e un'ulteriore attentato è avvenuto qualche giorno prima a Syllefti un'altra importante città isola sede del ministero dell'agricoltura.
Purtroppo per scrivere nel vostro tempo e nella vostra rete web ho bisogno di passare attraverso il computer della mia nave, ma nei giorni scorsi le comunicazioni con la città di Tillillan sono state interrotte.
Devo dire che ad Acquatica le notizie tragiche non hanno sconvolto più di tanto la vita abituale delle persone, eppure la stuazione sembra preoccupante. La polizia locale ha assunto il pieno controllo dell'inchiesta, delle inchieste a questo punto, estromettendo del tutto gli scienziati della flotta dell'Unione. Tilia mi ha confidato che il suo governo ha fatto la voce grossa con il comando della flotta, dichiarando che si trattava di questioni interne e facilmente risolvibili. comportamento molto strano, ha osservato la mia amica che si discosta molto dalla linea di condotta politica che il suo governo aveva avuto in passato. Beta Acquarius è sempre stato un pianeta molto "unionista", colpisce questo rifiuto di ogni ingerenza esterna.
Eppure i risultati dell'inchiesta non si sono fatti attendere, secondo i media gli ordigni fatti esplodere contenevano tutti e tre tracce di humolite: un elemento chimico molto raro e altamente instabile che è possibile trovare sono in alcune zone del pianeta, territori acquariani.
Io ho trovato sconvolgente il fatto, mi sembra davvero impossibile che un popolo come quello betano possa voler nuocere a qualcuno. Ho conosciuto diversi acquariani ad Acquatica e in tutte ho riscontrato serenità d'animo e molta disponibilità verso gli stranieri come me.
Anche Tilia è molto preoccupata (anche i suoi superiori a dire il vero) teme delle ritorsioni versogli acquariani, o forse qualcosa di peggio eppure non esistono prove certe di un loro coinvolgimento in questo attentato, e purtroppo non sono molti gli acquariani che accedono ai mezzi di comunicazione di massa di superficie, quindi non c'è una seconda voce.
Il primo in comando della nave stellare di Tilia ha chiesto un rapporto il più dettagliato possibile sulla situazione in corso. Per questo motivo ci siamo messi in viaggio con il mezzo subacqueo della mia amica verso Bulobab la più importante città subacquea degli acquariani dove risiete anche il re Galog. Purtroppo ora siamo bloccati a metà strada in quanto il mezzo sul quale viaggiavamo si è guastato, secondo la mia amica si tratta di un guasto agli iniettori di carburante, molto probabilmente un sensore, il che non rende più drammatica la situazione. La mia amica è abituata a viaggiare rinchiusa in una nave o in un sottomarino, ma io ad ogni scricchiolio mi sento male. Spero che i soccorsi arrivino in fretta.
Nel frattempo sto mettendo in ordine un po' i miei acquisti, si tratta principalmente di opere d'arte, trovo che sia un tipo di commercio molto interessante, sono riuscito a trovare anche delle cavigliere e dei cerchietti per la testa di foggia acquariana, e anche dei costumi tradizionali acquariani.
Vi lascio con una delle opere d'arte che ho acquistato, si tratta di una veduta di Bulobab del maestro Glig:

lunedì 26 febbraio 2007

Aquatica

Finalmente! Non stavo più nella pelle, ero davvero ansioso di visitare qualche città sottomarina.
So di essere un po' infantile in questo, dopo ciò che è accaduto ad Erillin.
Il pianeta è ancora scombussolato dopo l'attentato (mai rivendicato). Non riuscivo a capirlo prima ma poi Tilia mi ha fatto riflettere. Beta Acquarius è un pianeta che non conosce la guerra e la violenza, i betaniarrivarono sul pianeta senza sapere che er già abitato nelle sue profondità marine, solo dopo secoli di permanenza sulla superficie, navigando da un'isola all'altra scoprirono l'esistenza dell'altra razza. E non fu subito certo che si trattasse degli essere senzienti.Le leggende su esseremitologici degli abissi si sprecano. Ma tutto sommato fu una integrazione abbastanza pacifica. In epoca più recente il pianeta non prese mai parte alla guerra juno-sinuriana, e non fu una delle quattro potenze dell'unione, anche se concesse appoggio e aiuto ad arboreani e in passato anche ai minervani. Nè io nè Tilia siamo ferratissimi in storia ma appena tornerò sulla Rehdan voglio documentarmi un po' sull'evoluzione di questo pianeta.
Ma come al solito perdo il filo del mio racconto.
Da Erillin abbiamo preso l'acquashuttle di Tilia (non so se serve ricordare che lei ha delle ingenti risorse finanziarie) e dopo circa un giorno e mezzo di navigazione arriviamo ad Acquatica, Il tempo è sempre stato stupendo ed è quasi paradossale anelare così tanto di rinchiudersi in questo pilone di cemento che si tuffa nel mare.
Dall'esterno la città di Aquatica appare come un immenso molo di attracco ad anelli concentrici, il problema è che si estende per chilometri. Al centro sbuca dall'acqua un immenso edificio a torre circolare che svetta per circa 50 piani sormontati da degli immensi giardini pensili e dagli orti botanici.
Aquatica è di concezione un po' antica e l'architettura ormai ha segnato un po' il passo, ma è ugualmente diventata una città simbolo dell'unione delle due culture che convivono sul pianeta.
Sono pochi i cittadini che vivono ad Aquatica preferendo le città del continente subtropicale a nord oppure il grande (un eufemismo) continente del sud.In questa cattedrale nel deserto risiedono principalmente lavoratori stagionali che si occupano soprattutto dei servizi e dei musei. Ci sono numerosi musei qui che raccontano la storia della colonizzazione betana ma anche la lunga storia degli acquariani, delle mille tribù che compongono questo popolo, ma anche delle coltivazioni sottomarini, non mancano acquari e musei di scienze naturali.
Fino ad ora non abbiamo visto ancora molto a dire il vero ma questa gita promette bene. Tilia ora è a farsi fare dei massaggi dopo la sua sessione di palestra, io sono stato abbastanza fortunato: mi sono recato ai piani inferiori della città quelli che danno sui fondali e sono riuscito ad acquistare delle opere d'arte: dei vecchi dipinti della città.
E' abitato da parecchi acquariani là in basso e tutti sembrano molto ben disposti ad attaccar bottone con qualche alieno.
Sono sempre più contento di questa prima tappa del mio viaggio.

giovedì 22 febbraio 2007

Ore tranquille

Sono passati quasi due giorni da quella terribile serata.
Non so davvero da che parte cominciare in questo racconto.
E' stato davvero terribile, nella mia giovane vita posso dire di averne passate tante ma mai ho pravato tanto terrore.
L'esplosione è stata terribile, l'ordigno si pensa sia stato collocato sotto uno dei locali più in voga un cocktail bar con una terrazza sul mare.
La fortuna ha voluto che non fosse molto frequentato a quell'ora e che stesse per chiudere. Ma anche io Tilia e gli altri amici ci avevamo fatto un salto prima di dirigerci verso il club.
Tilia non l'ho vista per un giorno. Lei è un'ufficiale della flotta dell'Unione e si è subito data da fare coordinando i soccorsi e agevolando le evacuazioni. So che la sua nave è stata richiamata in questo settore e che molto probabilmente ha dovuto fare rapporto sull'accaduto ai suoi superiori.
Gli ologiornali parlano di attentato terroristico ai danni della Repubblica, si punta il dito verso quelle organizzazioni che vorrebbero l'indipendenza dei popoli acquatici. C'è qualche giornale che parla già di prime avvisaglie di guerra civile o di secessione. Si tratta solo delle parole di un popolo avvezzo al lusso e alla pace?
Purtroppo stando qui nella capitale si vede solo una faccia della medaglia, non si sa nulla delle reazioni degli "acquariani" in merito a questa faccenda, e forse non si tratta di un caso.
Tilia mi ha confidato che la polizia locale brancola nel buio e che le autorità hanno richiesto l'intervento dell'Unione. Alcuni suoi colleghi della sezione scentifica della sua nave sono già scesi sul pianete per compiere dei rilievi. Mi chiedo se la verità verrà mai a galla.
I betani dopo un primo attimo di confuso smarrimento hanno riacquistato la loro calma e la loro routine quotidiana è tornata ad essere quella che era.
Ciò che appare strano è che i controlli nelle città non siano assolutamente aumentati.
"Si vuole preservare la libertà dei cittadini beta-acquariani": questa è la versione ufficiale.
Ma fatto sta che quei pochi acquariani che si vedevano in giro per le strade adesso sono spariti.
Domani mattina finalmente io e Tilia che nel frattempo se la sta dormendo come un gatto zeldano, partiremo per Acquatica, l'antica città sottomatina dei betani. Ormai non è più molto abitata perchè antiquata ma so che ci sono diversi interessantissimi musei e negozi che potrebbero interessare i miei commerci.
Vado a letto anche io.

martedì 20 febbraio 2007

Attentato!

Quella che doveva essere una serata di spensierato divertimento si è trasformata in una notte di morte e terrore.
E' stato terribile, ho ancora negli occhi il colore delle fiamme, le mie orecchie hanno ronzato per ore dopo l'esplosione, e nelle narici l'odore acre di carne bruciata.
Non riesco a trovare parole, sono qui a casa di Tilia, da solo e ciò che mi echeggia nella mente sono solo le parole di uno stupido notiziario.

Erillin, isola di Lyll
Un'ordigno di fabbricazione ignota è esploso la scorsa notte intorno alla mezzanotte nell'isoletta di Lyll a solo pochi chilometri dal centro del potere politico del pianeta. L'isola rinomato quartiere di svago e divertimento è stato devastato da una potente esplosione con epicentro nella zona sud quella che dà verso la city.
12 i morti accertati finora tra cui una coppia di turisti Uranghiani e 34 i feriti gravi portati nei sette diversi ospedali della città.
Il gesto terroristico va considerato come un attodimostrativo di stampo secessionista, secondo gli investigatori, all'opera fin da subito non si piò negare una implicazione del GSA il partito secessionista Acquariano che vanta ben 6 rappresentanti all'interno del parlamento.
"Siamo certi si risolvere questo caso in brevissimo tempo" ha dichiarato il Detective Driffin" i terroristi saranno presto nelle nostre mani"...
I dettagli e gli aggiornamenti sulla strage di Lyll nella prossima edizione di questo giornale.

Mi sta venendo un po' di nausea, forse ho bisogno di riposo...

domenica 18 febbraio 2007

Tilia Difte

In questo momento sto scrivendo da un terminale in uno splendido appartamento posto al 64 piano di un sontuoso palazzo della città di Erillin, la capitale polica del pianeta Beta Acquarius. Non sono abituato a tanto lusso
Sto cercando di trasmettere questo diario personale al computer della mia Rhedan, nella speranza di riuscire pubblicarlo e renderlo leggibile a voi abitanti della Terra.
Spero che il traduttore automatico possa funzionare al meglio, la vostra lingua è molto differente da quella comunemente usata in questo settore dello spazio. Ma non voglio divagare parlando di queste cose sono sicuro che ci sarà tempo in futuro.
Voglio raccontarvi ciò che mi è successo nei miei ultimi giorni su Beta Acquarius.
Vi avevo raccontato che avrei voluto gustarmi un buon pranzo a base di cucina tipica, e così è stato. Mi sono recato in un bellissimo locale il "Vista Acquarius" al 123 piano di un grattacielo favoloso (è pieno di grattacieli qui), é inutile che vi stia a raccontare quale vista spettacolare ci sia. Non amo mai pranzare o cenare da solo ma per un viaggiatore come me spesso è inevitabile.
Evidentemente non sono il solo che odia lo stare seduti in solitudine a un tavolo di ristorante: una ragazza con l'uniforme della flotta mi si avvicina e mi chiede gentilmente di unirsi aa me per il pranzo. Una ragazza "betana" davvero affascinante: occhi celesti chiarissimi, capelli neri e lunghi con delle ciocche blu elettrico, un fisico snello e atletico, davvero mozzafiato, ben evidenziato dalla sua uniforme.
Ero lusingato e anche imbarazzato. Il suo nome è Tilia Difte, mi dice, e comincia a raccontarmi di essere ufficiale addetto alle comunicazioni sulla "Viligius" una nave stellare della flotta dell'Unione. E' licenza per un breve periodo sul suo pianeta natale.
La conversazione con Tilia è davvero interessante e a quanto pare è una ragazza molto ciarliera.
Vengo a sapere dei problemi con i suoi genitori, del gelo che da anni c'è tra di loro dopo la scelta di Tilia di arruolarsi, loro non se lo aspettavano. La famiglia Difte è una delle più importanti del pianeta, una delle più ricche, le industrie Difte erano floride e tutti si aspettavano che lei, unica erede dell'impero prendesse il suo posto all'interno di questo piccolo impero.
Ma le cose erano andate diversamente la ragazza aveva preso la sua strada e io non posso che condividere questa sua scelta verso l'indipendenza.
Adoro Tilia ed entriamo subito in confidenza, passiamo ore a discutere e lei si offre di portarmi in giro per la città. Le spiego un po' i miei progetti e lei si offre di aiutarmi, mi dice che possiede un appartamento anche a Laganok una delle principali città sottomarine e mi offre di passare con lei qualche giorno tra gli "acquariani". Sono al settimo cielo, mi chiedo come mai potrò fare a sdebitarmi! Ma non ho davvero il tempo di pensarci perchè le ore con la mia nuova amica sono un turbinio di emozioni e luoghi affascinanti da visitare.
Tilia è felice e fa di tutto per accontentare ogni mia minima curiosità. Penso che lei si aspettasse ua licenza molto tranquilla e noiosa, l'avermi conosciuto (comincio a chiedermi se sia casuale il nostro incontro), le ha piacevolmente stravolto i programmi (semmai tali programmi esistessero). Si sta divertendo e questo mi basta, ho la sensazione che sia abituata a stare al centro dell'attenzione e che la solitudine la spaventi più di qualsiasi altra cosa.

Il giorno dopo il nostro incontro partiamo alla volta di Erillin, la città dove Tilia è cresciuta. E' una città stupenda quasi interamente costruita sull'acqua con palazzi dalle architetture davvero ardite. Qui passeremo solo un paio di giorni, Tilia vuole riabbracciare qualche vecchio amico a cui aveva promesso una visita. Io sono ben contento di conoscere gente nuova dopo settimane passate in solitudine sulla Rhedan. Non voglio entrare troppo nei particolari ma la giornata che ho passato ad Erillin con gli amici di Tilia: Eglon e Sillyna è stata una delle più divertenti della mia vita. Ed ora sono qui nello splendido appartamento della mia amicain attesia che lei si faccia bella per la serata che ci aspetta. Il programma è quello di andare tutti quanti a ballare in questo locale di tendenza : il "Tramonto Blu", situato su una minuscola isola a pochi chilometri da qui.
Spero che gli altri non vogliano fare le ore piccole Tilia mi ha promesso di portarmi ad Acquatica la più antica città sottomarina costruita dai betani...mi interessa molto!
Ecco, Tilia è appena uscita dalla sua stanza, forse è pra di andare.
Uno splendido tramondo con i suoi riflessi multicolori illumina tutto il panorama...bhe giudicate voi.


venerdì 16 febbraio 2007

Spazioporto di Tillillan

Sono riuscito a sbarcare sul pianeta solo questa mattina, ho lasciato la mia nave nello spazioporto di Tillillan una grande città commerciale posizionata nell'emisfero australe del pianeta.
Non si può definire una bella città, ma forse è una delle più antiche.
Grandi palazzi di vetro e cemento e acqua, tanta acqua ovunque lo sguardo si posi.
Ero già stato anni fa su Beta Acquarius insieme ai miei genitori, all'epoca riuscimmo a vendere dei preziosi strumenti musicali avosiani ad alcune delle nobili famiglie Acquariane.
Forse mi sono scordato di dirlo, forse l'ho dato per scontato, con Acquariani, si intendono gli abitanti acquatici, gli anfibi che popolano per lo più le città sottomarine.
Mentre gli umanoidi che popolano le poche terre emerse vengono comunemente chiamati betani.
Qui a Slashyn si vedono solo loro, il che è un bel vedere! Si dice che le donne e gli uomini Betani siano i più belli di questa parte dell'universo.
Le operazioni di atterraggio e di rimessaggio sono state molto complicate, fortunatamente risulto essere Minervano e tra i due sistemi esistono accordi che semplificano molto la vita a commercianti come me, ma anche a turisti, e qui ne vengono molti.
Adesso voglio godermi un buon pasto a base di cucina tipica e poi penso che mi dirigerò verso uno dei numerosi uffici turistici, mi piacerebbe riuscire a fare una visita in una delle città sottomarine. Sarebbe un sogno trovare qualche antico monile acquariano.

giovedì 15 febbraio 2007

Beta Acquarius

Sono appena giunto nel sistema Beta Acquarius sto aspettando il permesso per atterrare in uno dei pochi e trafficatissimi spaziporti della superficie. Il pianeta Beta Acquarius IV è l'unico abitato in questo sistema e sede del governo della Republlica Beta-acquariana.
Il pianeta è ricoperto per il 95% da oceani, il che rende molto affascinante questo posto. Sul pianeta esistono due speci che convivono dividendosi il pianeta: una razza indigena di esseri anfibi che vivono principalmente nelle profondità marine in splendide città e una razza che in tempi antichi ha colonizzato le poche terre emerse del pianeta.
La convivenza è all'apparenza pacifica ma gli ologiornali da ormai molti mesi parlano di tensioni etniche sul pianeta.
Ma non voglio annoiarvi oltre con queste storie. Mi tratterrò per diverso tempo su questo pianeta, sono alla ricerca di qualche articolo esotico per i miei commerci.
In orbita geostazioria mi godo lo splendido panorama...


mercoledì 14 febbraio 2007

Comincia la mia avventura.

Mi chiamo Porxian Zuran e questi sono i miei diari di viaggio.
Sto viaggiando a bordo della nave spaziale Rhedan, nome che tradotto nella vostra lingua corrisponde a un animale assimilabile alla rondine.
Questa piccola nave è la mia casa.
Prima di proseguire oltre con le informazioni su di me devo precisare che vi sto scrivendo dal futuro. Dalla mia astronave riesco a captare i segnali radio e audio televisivi che provendgono dal pianeta Terra, tali immissioni coprendo la enorme distanza che ci separano è come se viaggiassero nel tempo e giungono a me con circa 100 di differenza temporale.
Impressionante, vero?
Riesco però a pubblicare questi miei diari di bordo grazie a un sofisticatissimo congegno "oolobiano" integrato nel computer della Rhedan. Vi parlerò meglio in futuro di questo congegno e della tecnologia oolobiana e degli Oolobiani stessi.
In questa parte di universo le cose sono molto differenti da come erano da voi sulla Terra, nel sistema solare.
Ma torniamo a parlare di me, la mia presentazione non è ancora finita.
Oggi è il mio compleanno, compio 23 anni, ma per il fostro sistema di misurazione temporale corrispondono circa a 31 anni. Ciò che fa di Porxian Zuràn un essere speciale è il fatto di essere l'unico della sua specie. Avete capito bene, sono un orfano e non esistono altri miei simili in questa parte di Universo. Il che ha sempre rappresentato un problema nella mia vita. Vi lascio immaginare cosa comportasse ogni volta una visita medica.
Fui adottato in tenera età da una coppia di commercianti Minervani, dei mercanti. ho passato tutta la mia infanzia vagabondando da una parte all'altra di questo settore, vedendone di tutti i colori e imparando indubbiamente un mucchio di cose, soprattutto ad essere scaltro nei rapporti con le altre razze che popolano questa parte di Universo.
Sono solo in questo viaggio ma so che farò molti incontri durante il mio viaggio.
Passo e chiudo!