lunedì 12 ottobre 2009

Equilibri precari


Siamo arrivati da un paio di giorni a Laash. Sono molto teso perchè credo che il mio destino si deciderà in questa città incastonata nelle più alte vette del pianeta.
Vedo Veena, lo sceriffo, solo a pranzo. Esce subito dopo aver consumato qualcosa di sostanzioso a base di carne e vino di more zeldane,non troppo alcolico, scaldato al fuoco. Veena non vuole che la segua nelle sue investigazioni, dice che è troppo pericoloso per me e per le indagini farmi vedere troppo in giro.
Quindi leggo e mi informo. La tecnologia qui è un po' arretrata ma fortunatamente arrivano notizie da tutto il quadrante.

Su Beta Acquarius dopo l'episodio l'attentato terroristico si respira un clima molto teso tra le due principali etnie del paese, le popolazioni acquatiche hanno subito delle restrizioni nei diritti rappresantivi repubblicani, le elezioni sono vicine e il candidato premier Acquariano non credo riuscirà a riuscuotere molti consensi. Sono state poste delle limitazioni alle popolazioni e credo proprio che non se la passino molto bene. Naturalmente è difficile riuscire a sapere cosa sta succedendo su quel pianeta ma Beta Acquarius è sempre stato uno dei sistemi più pacifici e innovativi, è difficile immaginare tensioni sociali, il tutto dovuto a una bomba, ma se così fosse allora significa che la repubblica si fondava su equilibri molto precari.
Anche la mia situazione è in un precario equilibrio così come la sacra città di Laash che sembra rischiare di precipitare in un baratro.
Non ho visto molto della città ma sto leggendo parecchio a proposito.

Zelda in passato non è sempre stato un pianeta pacifico, benchè abbastanza isolato dalle rotte stellari, la sua storia è stata abbastanza tomultuosa.
Organizzata in tribù e piccole città stato spesso in lotta tra loro per la conquista di piccoli territori coltivabili o per pascoli oppure semplicemente per ribadire il proprio prestigio e dimostrare il valore in battaglia .
Il grande cambiamento è avvenuto solo in epoca moderna quando proprio dalla città di Laash si è diffusa questa corrente religiosa monoteistica.
Gli zeldani, non proprio spirituali come indole, hanno sempre adorato un pantheon di guerrieri ed eroi mitici, feroci e potenti.
Laash all'epoca era poco più che un paio di caverne e poche costruzioni di legno, terra di nessuno, troppo inospitale e isolata per destare l'interesse di qualche conquistatore.
La leggenda narra che Fu'rank, figlio di un potente e mitico eroe tra i più sanguinari del pantheon denominato anche "Il Signore della Folgore", colonizzò queste grotte, abbandonando il palazzo del padre in cima al monte Rank rinunciando a tutte le ricchezze a gli agi che il suo lignaggio gli avrebbero concesso. Attorno a sè raccolse tutti quelli senza più una patria o un posto dove andare, popolazioni sterminate durante le numerose guerre intestine. Guerrieri decaduti, famiglie di contadini e allevatori, boscaioli, artigiani, maestri d'arme.
Fu'rank aveva abbandonato la violenza e costitui una società basata sull'onore e sul rispetto dell individuo e del prossimo, basando la vita comunitaria sulla coltivazione dei licheni, dei funghi e sei muchi delle grotte (forse si deve a lui l'origine della festa), sull'allevamento del bestiame, e su altre attività atte all'autosostentaento della comunità.
Una comunità aperta a tutti senza privilegi gerarchici o leggi del taglione. Si sviluppo' così la filosofia di questo mitico e pacifico condottiero che professava l'onore, la non violenza un'etica anche nel gestire i conflitti, nel valorizzare ciò che si possiede, conscio che l'indole violenta del suo popolo non poteva essere cambiata proponeva una alternativa e delle regole morali.
Molti degli adepti di Fu'rank attraversarono il mondo portando con loro questa nuova filosofia fondando anche delle altre comunità simili a quella di Laash.
Adesso la faccio corta ma piano piano la società mutò rimanendo pur sempre un popolo di guerrieri legato alle tradizioni, tenaci, ruvidi.
Laash è diventato un centro spirituale da dove è nata una vera e propria religione con al centro la figura di Fu'rank e i suoi insegnamenti. Le sue spoglie sono conservate nelle grotte del tempio maggiore di Laash, visitate giornalmente da migliaia di visitatori, gente comune ma anche guerrieri, politici, gente di altri mondi (pochi).
Attualmente è il partito politico vicino a questa corrente che è al governo da moltissimi anni dal termine della guerra dei quattro sistemi. Il presidente di Zelda è un convinto furankiano, la sua politica è basata su un certo pacifismo, neutralità, e isolazionismo che di sicuro non piace alla potente casta di guerrieri zeldani.
Io non mi sono mai interessato molto alla politica di Zelda e in generale dei mondi che ogni tanto visito. Ma qui devo cercare di capire con chi sto avendo a che fare. Le leggi sono poche e semplici. Le pene per i reati sono dure.
Non mi resta altro da fare che leggere e preoccuparmi, non so bene quali siano le mosse di Veena.
In questa città forse si aggira un criminale pericoloso e l'idea di averlo a portata di mano mi fa ribollire il sangue, non ce la faccio più a rimanere qui rinchiuso....

mercoledì 1 aprile 2009

Verso Laash

Rannicchiato sotto una pesante coperta di un ruvido tessuto fibroso, sul pavimento coperto da stuoie in una stanza comune del veicolo "dirigibile", cerco di rimettere al loro posto i pezzi di questo puzzle in cui mi sono trovato coinvolto.
Chi era quel tizio perchè ha voluto mettermi in questo guaio, perchè proprio io, forse io o un altro non avrebbe fatto differenza. Ma perchè fare entrare nel sistema di Zelda dell'esplosivo così potente, Erano domande senza risposta e abbastanza inquietanti.
Come del resto lo erano questi pittoreschi mezzi di trasporto di cui dovevano servirsi per quella loro misteriosa caccia all'uomo.
Quasi cominciano a piacermi anche se quello su cui ci troviamo in questo momento è davvero vecchio e malconcio.
Piccolo e con rifiniture modeste, senza cabine personali, se non per un paio di suites molto costose e molto anguste, e degli spazi comuni molto spogli e poco riscaldati in cui i passeggeri trovano posto come più aggrada loro, pare che per gli zeldani questa mancanza di confort sia del tutto normale.
Veena Tavik era riuscita a recuperare il diadema che Gahll mi aveva donato su Beta Acquarius, mi ha detto di averlo acquistato da un tizio in uno dei mercatini durante la festa del lichene. Con non poche difficoltà è riuscita a ricostruire il percorso del diadema e dello strano individuo che lo aveva smerciato.
Evidentemente era un oggetto che dava troppo nell'occhio e che ricollegava la persona a Beta Acquarius e quindi poteva essere un elemento di prova a mio favore. Grazie ai metodi investigativi del mio sceriffo siamo riusciti a scoprire che uno zeldano, il nostro zeldano, si è imbarcato solo un paio di giorni fa su una nave dirigibile, diretto verso la città di Laash, dove anche noi siamo diretti.
L'individuo ha dato come generalità quelle di Di'lho Yon, una assonanza familiare, tuttavia Veena ha già controllato e si tratta di false generalità, l'unico Di'lho Yon di Zelda ha la veneranda età di 89 anni e risiede in una casa di riposo per ex reduci di guerra in una località minore a pochi chilometri dalla capitale.
Laash é la capitale spirituale del pianeta e a quanto mi hanno si tratta di una città bellissima anche se davvero sperduta tra delle vette impervie. Tanto per cambiare.
Ma ora è meglio riposare un po' le prossime giornate saranno davvero toste.

giovedì 4 ottobre 2007

La festa del lichene

Il mio soggiorno a Hin con Veena Tavik, sembrava dovesse portare solo frustazione.
Non abbiamo più tanto tempo a nostra disposizione il processo sarà tra poche settimane, e ancora non abbiamo in mano nessuna prova che mi possa scagionare. Il che comporterebbe una condanna, un periodo in un gelido carcere in pizzo a una montagna e una multa salatissima che mi farebbe precipitare nella condizione di nulla tenente apolide.
Qualche giorno fa è anche iniziata una festa della tradizione locale e tutte le grotte e i cunicoli della città si sono riempite di gente e di mercanti. Moltissimi i chioschi per la vendita dei licheni alla spezia: una vera e propria preibatezza (secondo il gusto zeldano). Legnoso licheni spalmati di una sostanza oleoza una bacca di una pianta che cresce lungo le rive dei grandi fiume a valle, nelle poche aree pianeggianti del pianeta.
E' una festa particolare per gli zeldani, l'unico periodo dell'anno in cui queste creature granitiche nello spirito si lasciano andare agli eccessi. Non è raro trovare gente fare sesso per le strade della città o in qualche tunnel di servizio; ma anche gente ubriaca scorrazzare liberamente importunando chicchesia, fino a diventare violenti e a scatenare risse e tafferugli.
Per tale ragione e per non attirare troppo l'attenzione su di lei, Veena mi ha imposto di rimanere nella disadorna stanza di un rifugio in periferia.
Sono così iniziate le indagini del mio sceriffo: la vedevo uscire la mattina poco prima dello zenith del sole per poi sentirla ritornare al rifugio in tarda notte. Potete immaginare la mia sorpresa quando la scorsa notte è entrata come un ciclone nellamia stanza sveglliandomi di soprassalto. La mia noia e la mia frustrazione mi hanno portato a rimbrottare sgarbatamente lo sceriffo Tavik, ma il suo volto non ha fatto una piega, si è solo limitata a dirmi:
"Preparati, dobbiamo partire"
Porgendomi un oggetto racchiuso in un panno.
Le lacrime hanno cominciato a solcarmi il viso quando tra le mie mani mi sono ritrovato il diadema regalatomi da Gahl

lunedì 13 agosto 2007

L'incidente

Sono stati giorni abbastanza concitati e tra tutte le cose capitate devo anche ammettere che la mia ammirazione e fiducia nei confronti di Veena Tavik sta crescendo considerevolmente.
Abbiamo lasciato la città di Lakta, purtroppo le autostrade non vanno più a nord di Lakta quindi abbiamo dovuto prendere uno dei caratteristici mezzi zeldani. Come ho già scritto la tecnologia zeldana non è molto avanzata e questi mezzi di trasporto sono una sorta di dirigibili molto più agevoli da manovrare tra le vette del nord, i loro campi magnetici, e le correnti improvvise. Sono dei mezzi molto pittoreschi e abbastanza spartani in cui la parola "riscaldamento ambientale" non ha un grande significato a quanto pare.
Siamo quindi giunti nel piccolo villaggio di Hin, nella impervia regione di Pashk'otin, un postaccio secondo i miei parametri, freddo, ghiacci perenni, raffiche di vento e poco cibo.
Tuttavia in questa regione sono presenti numerose grotte naturali dove crescono preziosi e rari funghi e numerose varietà di licheni e muschio, fondamentali per l'economia del pianeta.
Il motivo della nostra visita in questa landa desolata era la ricerca di una piccola nave di trasporto la "Kahhracallh", in quanto dai tracciati risulta aver incrociato la capsula di salvataggio della mia nave, dai tracciati è anche stato evidenziato un picco di energia abbastanza insolito. Veena Tavik ipotizza che ci sia stata una qualche forma di trasbordo, e lo penso anche io, non sarebbe poi così complicato.
Purtroppo la sfortuna ha messo ancora ilo suo zampino, la nave a quanto pare si è schiantata solo qualche giorno fa durante la fase di atterraggio. Il fatto ha insospettito non poco lo sceriffo al mio seguito, e infatti ci siamo recati nella zona del disastro (inutile dire che non ci sono stati sopravvissuti).


Apparentemente non è stato rilevato nulla di anomalo ma Veena ha compiuto una ricerca ad ampio spettro, alla ricerca di particolari molecole simili a quelle rilevate sulla mia Rehdan. Sono state trovate delle tracce dello stesso esplosivo! A quel punto lo sceriffo Tavik ha finalmente abbattuto quel muro di diffidenza che ci separava, dicendomi chiaramente che credeva nella mia innocenza, ma che non sarebbe stato facile dimostrare la non colpevolezza. La cosa mi ha reso felice, sono contento che Veena finalmente sia dalla mia parte al 100% e non mi importase ci sarà da lavorare tanto o attraversare tutto il pianeta in cerca di qualche spettro malefico.

lunedì 30 luglio 2007

Il vento del nord

Il gelido vento del nord sembrava volesse entrarmi nelle ossa. E' strano come riesca ad insinuarsi tra le fenditure della roccia, fino ad entrare in città raggiungendo anche i vicoli più sperduti.
Stavo passeggiando in compagnia del vento e dei miei pensieri, sembra che tutto si stia mettendo male. Siamo andati al centro di controllo traffico del sistema e come ormai succede da qualche giorno le notizie non sono affatto incoraggianti.
Cercherò di riassumere prima che il mio brodo di tlish si raffreddi. Ho letto il tracciato della Rehdan, che effittivamente è entrata a velocità ultra luce nel sistema, poi dopo l'arresto completo dei motori è stata sganciata una capsula che ha compiuto un breve tragitto verso il pianeta Zelda II incenerendosi poi al contatto con l'atmosfera.
Lo sceriffo Tavik sta rintracciando una piccola nave cargo diretta nel continente nord che si trovava abbastanza vicina alla rotta della capsula. E' una speranza.
Mentre lei sta compiendo le sue ricerche nei database zeldani io ho preferito fare un giro per la città, e rifugiarmi in una locanda per sfuggire al vento penetrante di oggi. Ho scritto anche a Tilia, no so quando riceverà la mia lettera le ho spiegato un po' la situazione, alla luce anche delle ultime scoperte e dei rilevamenti dell'accusa dulla Rehdan. So che non possso contare che non su me stesso ma mi farebbe comodo un po' di conforto.
Intanto il vento ha ricominciato a soffiare e sbatte contro le persiane di legno della locanda, è come se volesse dirmi qualcosa, entrarmi dentro e rivelarmi i suoi segreti.
Ci sono così tante cose poco chiare i questa vicenda.

Mal di pancia


Non abbiamo ancora combinato nulla. E' passato quasi un intero giorno Zeldano da quando siamo arrivati a Lakta, ma ancora non siamo riusciti ad avere indormazioni utili. Spero solo che al centro di controllo siano un po' più efficenti di quanto non lo siano i funzionaru giudiziari della città.
C'è l'obbligo di presentarsi, e lo sceriffo ha il diritto/dovere di aggiornare ed essere aggiornato sulle indagini. Ancora non ci sonop notizie, il mio accusatore ha fatto compiere dei rilievi più accurati sulla Rehdan, la mia nave. Tuttavia i risultati saranno pronti solo domani, il che comporta una ulteriore visita all'ufficio giudiziario di Lakta, uno dei luogi più caotichi che abbia mai visto.
Con lo sceriffo Tavik le cose non procedono affatto, rimane spesso trincerata dietro un silenzio mascherato da professionalità. Di sicuro è una tipa tosta, che sa il fatto suo sul lavoro, riesce sempre a mantenere una certa calma imperturbabile. A volte vedo i suoi occhi che si fissano, come se la sua mente fosse altrove. E in quei momenti mi chiedo se stia pensando ai fatti suoi o al mio caso, io sono quasi convinto che mi consideri colpevole.
Questa sera siamo andati a cena assieme, lo considero come un atto di gentilezza, visto e considerato l'ambiente. Lakta è comunque una città stupenda, scavata nella roccia di una catena montuosa antichissima, a metà strada tra modernità e passato. E' un vero peccato non godersi a fondo l'ambiente. Si anche perchè la cucina non è godibile per me. Non so bene cosa è stato, ma il mio stomaco è molto loquace stasera.
Tutta quella carne e quelle spezie, forse sono all'ergico a qualcuna di quelle bacche che usano per quella salsa che spalmano sul filetto di bakk.
Io chiedo pietà e un po' di riposo!!! e naturalmente un po' di giustizia.

giovedì 26 luglio 2007

Veena Tavik

Sono in viaggio con il mio sceriffo verso la città di Lakta, e lo schizzo che vedete qui a fianco oltre che essere il frutto della mia noia, nonchè il ritratto di Veena Tavik. Per ora preferisco chimarla per nome e cognome, abbiamo pur sempre un rapporto formale e nemmeno troppo amichevole.
Non ho ancora ben capito se crede nella mia innocenza o se lo fa solo per scrupolo professionale. Sta di fatto che tutti gli zeldani che ho conosciuto nella mia vita si sono dimostrati abbastanza freddi e schivi. Lo sceririffo tavik non fa eccezione se non per il fatto che nei suoi occhi leggo una grande dolcezza.
Siamo a bordo del suo mezzo di trasporto, qui su Zelda la tecnoologia appare un po' arretrata rispetto a quella degli standard dell'unione, nemmeno paragonabile a quella beta acquariana.
La città di Lakta non è molto distante dalla capitale dove ho trascorso gli ultimi giorni; è situata più a nord nella regione delle vette, un luogo estremo!
Per raggiungere Lakta stiamo percorrendo la principale autostrada sotterranea del pianeta: una grande opera di ingegneria! Impressionante quanto claustrofobica , ho ancora fresca in menta la mia esperienza nel sottomarino di Tilia.
A Lakta cominceremo le nostre investigazioni, Lo sceriffo Tavik mi ha fatto capire che la mia situazione è molto delicata, l'accusa sostiene che io abba autosabotato la mia nave per permettere lo scambio di esplosivo sperando di non venire scoperto, una teoria abbastanza strana e poco arguta...ma siamo su Zelda.
Resti della mia capsula sono stati trovati in una regione del nord e a Lakta c'è il centro di controllo per i trasporti all'interno del sistema Zeldano, dove ogni singolo oggetto più grande di una mela namuriana viene monitorato accuratamente (ringraziando il cielo l'Unione ha delle regole ben precise in questi ambiti). Lo sceriffo spera di trovare qualche elemento che possa essere di nostro aiuto.
Altra bella notizia: non esiste nessun Teelo Yok'n vivente su tutta Zelda e in tutta l'Unione.
Mi chiedo come ho potuto farmi buggerare in questo modo!
Maledetto!
Mi chiedo se riuscirò mai a riavere il diadema acquariano donatomi da Gahll, Veena Tavik ha fatto una specie di smorfia quando le ho accennato la cosa.

mercoledì 25 luglio 2007

Lo sceriffo

Le cose non si stanno mettendo bene, anche se un po' di speranza mi permette di continuare a scrivere questi miei diari.
Ho avuto la mia udienza con la corte di giustizia di Dinxiang, a mio carico ci sono le accuse di pirateria e terrorismo!
Pirateria in quanto sono entrato (non io ma quel maledetto di Teelo Yok'n) nel sistema solare di Zelda a velocità ultraluce e terrorismo in quanto sono state trovate tracce di esplosivo all'interno della mia nave.
Ebbene, le cose sembravano mettersi male per me in quanto i miei accusatori hanno potuto fornire delle prove concrete al giudice. Ed effettivamente le cose stanno davvero così ( a parte per il fatto che non sapevo dell'esplosivo), l'unico problema è che non sono stato io a commettere questi reati.
Tuttavia il sistema giuridico zeldano è abbastanza particolare e molto probabilmente derivante da antiche tradizioni tribali. Ogni accusato ha a sua disposizione un avvocato che qui viene chiamato sceriffo, in quanto è facoltà dell'imputato di difendersi non solo tramite le raffinatezze del foro, ma investigando insieme al proprio sceriffo per fare luce sul reato, fino ad acciuffare il vero colpevole.
Naturalmente la libertà di azione dello sceriffo e dell'imputato sono stabilite dal giudice in base alle prove presentate.
Fortunatamente il mio sceriffo Veena Tavik è stata in grado di portare a mio favore delle prove che hanno insinuato un ragionevole dubbio nel giudice. La capsula di salvataggio mancava e ciò denotava la presenza di un'altro passeggero a bordo, questa come anche altre evidenze mi permetteranno di essere in libertà, sotto la custodia del mio sceriffo.
Burocrazia.
Adesso sto aspettando di essere rilasciato e di discutere con lei. Questa Veena Tavik sembra un tipo tosto, speriamo in bene, vorrei solo riuscire ad avere copia delle prove a mio carico e po dormire per una giornata intera!
E' una bella giornata fuori nella città , ma sento assensarsi sopra di noi nuvole di pioggia.



martedì 24 luglio 2007

Zelda...


Era da poco passata l'alba quando sono arrivato su Zelda, per la precisione nella capitale amministrativa di Dinxyank.
Purtroppo non si tratta di un viaggio di piacere e di guai ne fin sopra i capelli!
Sono stato scortato dalla Polizia in uno dei loro tribunali e ora sono in attesa che qualcuno mi dica qualcosa.
La preoccupazione e la stanchezza hanno preso il posto della rabbia. Penso che passerò dei guai per quanto è successo e spero che i dati che ho scaricato nel mio analizzatore portatile possano essere utile. Non è la prima volta in vita mia che metto piede su questo pianeta, ma all'epoca ero piccolo e con una coppia di genitori adottivi molto apprensivo.
La cultura zeldana è molto particolare sono un popolo fiero e combattivo, con una storia difficile fatta di povertà e stenti. Il clima è torrido all'equatore nelle vallate (come quella dove ci troviamo ora) e gelido nelle città delle montagne.
In particolare mi preoccupa il sistema giudiziario di questo mondo. L'unica mia consolazione è che Zelda fa parte dell'Unione ed è un mondo allineato.
Vorrei tanto poter contattare Tilia, ma cosa potrebbe fare?
Rimango in attesa, di sicuro mi staranno osservando e intercettando questa mia comunicazione con il sistema operativo della Rehdan.

Ho raccolto qualche breve informazione su Zelda e la sua storia, spero che possa essermi di qualche aiuto:

ZELDA
Il Zelda si trova in un sistema solare in cui il pianeta principale è l'unico abitabile.
La geologia del pianeta caretterizza fortemente l'aspetto del pianeta che appare prevalentemente montagnoso con vette molto elevate oltre i 9500 metri. Strette valli si alternano a elevate e impervie catene montuose, poche sono le zone pianeggianti e collinose e anche i mari seppur molto estesi terminano spesso con fiordi molti profondi.
Il popolo zeldano è stato per molti secoli ha vissuto fortemente diviso in piccole città stato, spesso isolati hanno sviluppato usi e costumi molto diversi, proverbiale è il numero di lingue parlate sul pianeta.
Il passato di questo popolo è costellato di numerose guerre , lunghe e sanguinose, fino all'avvento di un imperatore illuminato che ha portato all'unificazione del pianeta e alla conversione alla religione Shin tzau.
Il governo di Zelda è quindi una sorta di confederazione di diversi stati che eleggono un proprio rappresentante che per un breve periodo che siede nel seggio di Zelda dell'unione. Zelda è infatto uno dei memri fondatori dell'Unione dei 4.
Il popolo Zeldano è un popolo povero, costretto a vivere adattandosi alle difficoltà del clima rigido e delle scarse risolrse. Molte città del continente nord del pianeta sono costruite all'interno della roccia delle montagne così come le vie di comunicazione che corrono sotterranee per moltissimi chilometri.
La forza è uno dei valori fondamentali della cultura zeldana, forza fisica ma anche mentale, disciplina ferrea che ha permesso loro di incanalare la violenza per trasormarla in forza. Per questo motivo gli zeldani sono tra i più valorosi generali della flotta dell'unione.

giovedì 19 luglio 2007

Grosso guaio a ZeldaII

Si davvero grossi guai!
La nave è ridotta male ancora non sono riuscito a riparare tutti i sistemi la navigazione è fuori uso, anche la propulsione e altri sistemi minori, come quello di cattura e proiezione immagini.
I sensori a corto raggio sono ok e sto raccogliendo dati su quel criminale, ma è stato molto furbo e non ha lasciato molte tracce.
Al momento sono in un bel pasticcio.
Dopo poche ore dal mio ultimo messaggio scritto su questo blog siamo stati abbordati da una nave della polizia Zeldana (avrei preferito la flotta dell'unione), hanno subito liberato i miei passeggeri che sbraitando e con delle espressioni davvero molto spaventose hanno minacciato di farmi causa.
Hanno po effettualto delle scansioni molto dettagliate e i rilevamenti del caso.
Ebbene dopo la loro visita sono stato accusato di un mucchio di bei reati tra i quali terrorismo, detenzione di sostanze esplosive proibite e pirateria.
Mi stanno trascinando su Zelda II il pianeta principale del sistema , lì dovrò trovarmi un avvocato e un meccanico.
Sono davvero demoralizzato. tutto sembra andare storto.