lunedì 30 luglio 2007

Il vento del nord

Il gelido vento del nord sembrava volesse entrarmi nelle ossa. E' strano come riesca ad insinuarsi tra le fenditure della roccia, fino ad entrare in città raggiungendo anche i vicoli più sperduti.
Stavo passeggiando in compagnia del vento e dei miei pensieri, sembra che tutto si stia mettendo male. Siamo andati al centro di controllo traffico del sistema e come ormai succede da qualche giorno le notizie non sono affatto incoraggianti.
Cercherò di riassumere prima che il mio brodo di tlish si raffreddi. Ho letto il tracciato della Rehdan, che effittivamente è entrata a velocità ultra luce nel sistema, poi dopo l'arresto completo dei motori è stata sganciata una capsula che ha compiuto un breve tragitto verso il pianeta Zelda II incenerendosi poi al contatto con l'atmosfera.
Lo sceriffo Tavik sta rintracciando una piccola nave cargo diretta nel continente nord che si trovava abbastanza vicina alla rotta della capsula. E' una speranza.
Mentre lei sta compiendo le sue ricerche nei database zeldani io ho preferito fare un giro per la città, e rifugiarmi in una locanda per sfuggire al vento penetrante di oggi. Ho scritto anche a Tilia, no so quando riceverà la mia lettera le ho spiegato un po' la situazione, alla luce anche delle ultime scoperte e dei rilevamenti dell'accusa dulla Rehdan. So che non possso contare che non su me stesso ma mi farebbe comodo un po' di conforto.
Intanto il vento ha ricominciato a soffiare e sbatte contro le persiane di legno della locanda, è come se volesse dirmi qualcosa, entrarmi dentro e rivelarmi i suoi segreti.
Ci sono così tante cose poco chiare i questa vicenda.

Mal di pancia


Non abbiamo ancora combinato nulla. E' passato quasi un intero giorno Zeldano da quando siamo arrivati a Lakta, ma ancora non siamo riusciti ad avere indormazioni utili. Spero solo che al centro di controllo siano un po' più efficenti di quanto non lo siano i funzionaru giudiziari della città.
C'è l'obbligo di presentarsi, e lo sceriffo ha il diritto/dovere di aggiornare ed essere aggiornato sulle indagini. Ancora non ci sonop notizie, il mio accusatore ha fatto compiere dei rilievi più accurati sulla Rehdan, la mia nave. Tuttavia i risultati saranno pronti solo domani, il che comporta una ulteriore visita all'ufficio giudiziario di Lakta, uno dei luogi più caotichi che abbia mai visto.
Con lo sceriffo Tavik le cose non procedono affatto, rimane spesso trincerata dietro un silenzio mascherato da professionalità. Di sicuro è una tipa tosta, che sa il fatto suo sul lavoro, riesce sempre a mantenere una certa calma imperturbabile. A volte vedo i suoi occhi che si fissano, come se la sua mente fosse altrove. E in quei momenti mi chiedo se stia pensando ai fatti suoi o al mio caso, io sono quasi convinto che mi consideri colpevole.
Questa sera siamo andati a cena assieme, lo considero come un atto di gentilezza, visto e considerato l'ambiente. Lakta è comunque una città stupenda, scavata nella roccia di una catena montuosa antichissima, a metà strada tra modernità e passato. E' un vero peccato non godersi a fondo l'ambiente. Si anche perchè la cucina non è godibile per me. Non so bene cosa è stato, ma il mio stomaco è molto loquace stasera.
Tutta quella carne e quelle spezie, forse sono all'ergico a qualcuna di quelle bacche che usano per quella salsa che spalmano sul filetto di bakk.
Io chiedo pietà e un po' di riposo!!! e naturalmente un po' di giustizia.

giovedì 26 luglio 2007

Veena Tavik

Sono in viaggio con il mio sceriffo verso la città di Lakta, e lo schizzo che vedete qui a fianco oltre che essere il frutto della mia noia, nonchè il ritratto di Veena Tavik. Per ora preferisco chimarla per nome e cognome, abbiamo pur sempre un rapporto formale e nemmeno troppo amichevole.
Non ho ancora ben capito se crede nella mia innocenza o se lo fa solo per scrupolo professionale. Sta di fatto che tutti gli zeldani che ho conosciuto nella mia vita si sono dimostrati abbastanza freddi e schivi. Lo sceririffo tavik non fa eccezione se non per il fatto che nei suoi occhi leggo una grande dolcezza.
Siamo a bordo del suo mezzo di trasporto, qui su Zelda la tecnoologia appare un po' arretrata rispetto a quella degli standard dell'unione, nemmeno paragonabile a quella beta acquariana.
La città di Lakta non è molto distante dalla capitale dove ho trascorso gli ultimi giorni; è situata più a nord nella regione delle vette, un luogo estremo!
Per raggiungere Lakta stiamo percorrendo la principale autostrada sotterranea del pianeta: una grande opera di ingegneria! Impressionante quanto claustrofobica , ho ancora fresca in menta la mia esperienza nel sottomarino di Tilia.
A Lakta cominceremo le nostre investigazioni, Lo sceriffo Tavik mi ha fatto capire che la mia situazione è molto delicata, l'accusa sostiene che io abba autosabotato la mia nave per permettere lo scambio di esplosivo sperando di non venire scoperto, una teoria abbastanza strana e poco arguta...ma siamo su Zelda.
Resti della mia capsula sono stati trovati in una regione del nord e a Lakta c'è il centro di controllo per i trasporti all'interno del sistema Zeldano, dove ogni singolo oggetto più grande di una mela namuriana viene monitorato accuratamente (ringraziando il cielo l'Unione ha delle regole ben precise in questi ambiti). Lo sceriffo spera di trovare qualche elemento che possa essere di nostro aiuto.
Altra bella notizia: non esiste nessun Teelo Yok'n vivente su tutta Zelda e in tutta l'Unione.
Mi chiedo come ho potuto farmi buggerare in questo modo!
Maledetto!
Mi chiedo se riuscirò mai a riavere il diadema acquariano donatomi da Gahll, Veena Tavik ha fatto una specie di smorfia quando le ho accennato la cosa.

mercoledì 25 luglio 2007

Lo sceriffo

Le cose non si stanno mettendo bene, anche se un po' di speranza mi permette di continuare a scrivere questi miei diari.
Ho avuto la mia udienza con la corte di giustizia di Dinxiang, a mio carico ci sono le accuse di pirateria e terrorismo!
Pirateria in quanto sono entrato (non io ma quel maledetto di Teelo Yok'n) nel sistema solare di Zelda a velocità ultraluce e terrorismo in quanto sono state trovate tracce di esplosivo all'interno della mia nave.
Ebbene, le cose sembravano mettersi male per me in quanto i miei accusatori hanno potuto fornire delle prove concrete al giudice. Ed effettivamente le cose stanno davvero così ( a parte per il fatto che non sapevo dell'esplosivo), l'unico problema è che non sono stato io a commettere questi reati.
Tuttavia il sistema giuridico zeldano è abbastanza particolare e molto probabilmente derivante da antiche tradizioni tribali. Ogni accusato ha a sua disposizione un avvocato che qui viene chiamato sceriffo, in quanto è facoltà dell'imputato di difendersi non solo tramite le raffinatezze del foro, ma investigando insieme al proprio sceriffo per fare luce sul reato, fino ad acciuffare il vero colpevole.
Naturalmente la libertà di azione dello sceriffo e dell'imputato sono stabilite dal giudice in base alle prove presentate.
Fortunatamente il mio sceriffo Veena Tavik è stata in grado di portare a mio favore delle prove che hanno insinuato un ragionevole dubbio nel giudice. La capsula di salvataggio mancava e ciò denotava la presenza di un'altro passeggero a bordo, questa come anche altre evidenze mi permetteranno di essere in libertà, sotto la custodia del mio sceriffo.
Burocrazia.
Adesso sto aspettando di essere rilasciato e di discutere con lei. Questa Veena Tavik sembra un tipo tosto, speriamo in bene, vorrei solo riuscire ad avere copia delle prove a mio carico e po dormire per una giornata intera!
E' una bella giornata fuori nella città , ma sento assensarsi sopra di noi nuvole di pioggia.



martedì 24 luglio 2007

Zelda...


Era da poco passata l'alba quando sono arrivato su Zelda, per la precisione nella capitale amministrativa di Dinxyank.
Purtroppo non si tratta di un viaggio di piacere e di guai ne fin sopra i capelli!
Sono stato scortato dalla Polizia in uno dei loro tribunali e ora sono in attesa che qualcuno mi dica qualcosa.
La preoccupazione e la stanchezza hanno preso il posto della rabbia. Penso che passerò dei guai per quanto è successo e spero che i dati che ho scaricato nel mio analizzatore portatile possano essere utile. Non è la prima volta in vita mia che metto piede su questo pianeta, ma all'epoca ero piccolo e con una coppia di genitori adottivi molto apprensivo.
La cultura zeldana è molto particolare sono un popolo fiero e combattivo, con una storia difficile fatta di povertà e stenti. Il clima è torrido all'equatore nelle vallate (come quella dove ci troviamo ora) e gelido nelle città delle montagne.
In particolare mi preoccupa il sistema giudiziario di questo mondo. L'unica mia consolazione è che Zelda fa parte dell'Unione ed è un mondo allineato.
Vorrei tanto poter contattare Tilia, ma cosa potrebbe fare?
Rimango in attesa, di sicuro mi staranno osservando e intercettando questa mia comunicazione con il sistema operativo della Rehdan.

Ho raccolto qualche breve informazione su Zelda e la sua storia, spero che possa essermi di qualche aiuto:

ZELDA
Il Zelda si trova in un sistema solare in cui il pianeta principale è l'unico abitabile.
La geologia del pianeta caretterizza fortemente l'aspetto del pianeta che appare prevalentemente montagnoso con vette molto elevate oltre i 9500 metri. Strette valli si alternano a elevate e impervie catene montuose, poche sono le zone pianeggianti e collinose e anche i mari seppur molto estesi terminano spesso con fiordi molti profondi.
Il popolo zeldano è stato per molti secoli ha vissuto fortemente diviso in piccole città stato, spesso isolati hanno sviluppato usi e costumi molto diversi, proverbiale è il numero di lingue parlate sul pianeta.
Il passato di questo popolo è costellato di numerose guerre , lunghe e sanguinose, fino all'avvento di un imperatore illuminato che ha portato all'unificazione del pianeta e alla conversione alla religione Shin tzau.
Il governo di Zelda è quindi una sorta di confederazione di diversi stati che eleggono un proprio rappresentante che per un breve periodo che siede nel seggio di Zelda dell'unione. Zelda è infatto uno dei memri fondatori dell'Unione dei 4.
Il popolo Zeldano è un popolo povero, costretto a vivere adattandosi alle difficoltà del clima rigido e delle scarse risolrse. Molte città del continente nord del pianeta sono costruite all'interno della roccia delle montagne così come le vie di comunicazione che corrono sotterranee per moltissimi chilometri.
La forza è uno dei valori fondamentali della cultura zeldana, forza fisica ma anche mentale, disciplina ferrea che ha permesso loro di incanalare la violenza per trasormarla in forza. Per questo motivo gli zeldani sono tra i più valorosi generali della flotta dell'unione.

giovedì 19 luglio 2007

Grosso guaio a ZeldaII

Si davvero grossi guai!
La nave è ridotta male ancora non sono riuscito a riparare tutti i sistemi la navigazione è fuori uso, anche la propulsione e altri sistemi minori, come quello di cattura e proiezione immagini.
I sensori a corto raggio sono ok e sto raccogliendo dati su quel criminale, ma è stato molto furbo e non ha lasciato molte tracce.
Al momento sono in un bel pasticcio.
Dopo poche ore dal mio ultimo messaggio scritto su questo blog siamo stati abbordati da una nave della polizia Zeldana (avrei preferito la flotta dell'unione), hanno subito liberato i miei passeggeri che sbraitando e con delle espressioni davvero molto spaventose hanno minacciato di farmi causa.
Hanno po effettualto delle scansioni molto dettagliate e i rilevamenti del caso.
Ebbene dopo la loro visita sono stato accusato di un mucchio di bei reati tra i quali terrorismo, detenzione di sostanze esplosive proibite e pirateria.
Mi stanno trascinando su Zelda II il pianeta principale del sistema , lì dovrò trovarmi un avvocato e un meccanico.
Sono davvero demoralizzato. tutto sembra andare storto.

sabato 14 luglio 2007

Sabotaggio

Accidenti!
Per non dire di peggio!
Mi accorgo solo ora che econdo la datazione terrestre sono passati mesi dal mio ultimo intervento, ma in realtà per me è passato poco più di un giorno.
Devo aggiornare brevemente questo diario.
E' successo tutto qualche ora fa, il pilota automatico era inserito e ci apprestavamo ad entrare nel sistema di Zelda, io stavo dormendo.
L'allarme è scattato, qualcuno aveva cercato di entrare nel sistema di navigazione, riuscendoci perfettamente e bloccando le serrature degli alloggi.
Ho notato che la nave è entrata in velocità ultraluce e poi dopo circa 5 minuti la Rehdan si è fermata e una delle capsule di salvataggio è stata sganciata.
dopo circa 15 minuti sono riuscito a forzare i servocomadi della mia cabina e ho ripreso il controllo della nave. I sistemi erano in avaria, comunicazioni, motori, sensori, difese e armamenti tutti fuori uso nonchè i sistemi oolobiani che mi permettono di comunicare con questa vostra realtà.
La situazione era abbastanza chiara Teelo Yok'n era l'autore del sabotaggio, e al momento aveva abbandonato la nave. Gli altri miei passeggeri terrorizzati! E anche inbufaliti!
Ma i problemi non sono finiti qui!
Teelo ha usato la velocità ultraluce all'interno di un sistema solare abitato, contravvenendo a una delle più severe norme in vigore nell'Unione.
Come se non bastasse il diadema regalatomi Gahl è sparito.
Non mi piaceva quel tipo e avevo ragione.
al momento stiamo aspettando la Polizia o qualche nave della flotta che venga a soccorrerci o a multarci...spero di riuscire a riparare il prima possibile tutti i sistemi e spero anche che le comunicazioni con questa vostra realtà non risultino così altalenanti.