giovedì 22 febbraio 2007

Ore tranquille

Sono passati quasi due giorni da quella terribile serata.
Non so davvero da che parte cominciare in questo racconto.
E' stato davvero terribile, nella mia giovane vita posso dire di averne passate tante ma mai ho pravato tanto terrore.
L'esplosione è stata terribile, l'ordigno si pensa sia stato collocato sotto uno dei locali più in voga un cocktail bar con una terrazza sul mare.
La fortuna ha voluto che non fosse molto frequentato a quell'ora e che stesse per chiudere. Ma anche io Tilia e gli altri amici ci avevamo fatto un salto prima di dirigerci verso il club.
Tilia non l'ho vista per un giorno. Lei è un'ufficiale della flotta dell'Unione e si è subito data da fare coordinando i soccorsi e agevolando le evacuazioni. So che la sua nave è stata richiamata in questo settore e che molto probabilmente ha dovuto fare rapporto sull'accaduto ai suoi superiori.
Gli ologiornali parlano di attentato terroristico ai danni della Repubblica, si punta il dito verso quelle organizzazioni che vorrebbero l'indipendenza dei popoli acquatici. C'è qualche giornale che parla già di prime avvisaglie di guerra civile o di secessione. Si tratta solo delle parole di un popolo avvezzo al lusso e alla pace?
Purtroppo stando qui nella capitale si vede solo una faccia della medaglia, non si sa nulla delle reazioni degli "acquariani" in merito a questa faccenda, e forse non si tratta di un caso.
Tilia mi ha confidato che la polizia locale brancola nel buio e che le autorità hanno richiesto l'intervento dell'Unione. Alcuni suoi colleghi della sezione scentifica della sua nave sono già scesi sul pianete per compiere dei rilievi. Mi chiedo se la verità verrà mai a galla.
I betani dopo un primo attimo di confuso smarrimento hanno riacquistato la loro calma e la loro routine quotidiana è tornata ad essere quella che era.
Ciò che appare strano è che i controlli nelle città non siano assolutamente aumentati.
"Si vuole preservare la libertà dei cittadini beta-acquariani": questa è la versione ufficiale.
Ma fatto sta che quei pochi acquariani che si vedevano in giro per le strade adesso sono spariti.
Domani mattina finalmente io e Tilia che nel frattempo se la sta dormendo come un gatto zeldano, partiremo per Acquatica, l'antica città sottomatina dei betani. Ormai non è più molto abitata perchè antiquata ma so che ci sono diversi interessantissimi musei e negozi che potrebbero interessare i miei commerci.
Vado a letto anche io.

1 commento:

corvo rosso ha detto...

Ciao Marcello.,
ho letto il racconto del tuo blog, mi piaciuto un casino.
CIAO DA CLAUDIO.


P.S. Vai a visitare il mio blog, devi soltantodigitare: corvorosso.blogspot.com

P.P.S Ti consiglio di andare a vedere anche il blog della Laura:takumi-dovelacemenzanonhalimiti.blogspot.com

CIAO. CI VEDIAMO ALLA MIA CRESIMA.